venerdì 17 aprile 2020

Welcome to Paradise!

Siate il vostro Paradiso

Eccoci dunque arrivati alla fine di questo viaggio insieme a Dante e alla sua Divina Commedia!
Ma non prima di aver esplorato... il PARADISO!
Vi siete persi il nostro video di presentazione della diretta? Allora andate a vederlo QUI
Siamo nel terzo dei tre regni dell'Oltretomba cristiano e questa volta siamo accompagnati dall'amata Beatrice.

Il poeta immagina la Terra sferica e immobile al centro dell'Universo, circondata da dieci Cieli che costituiscono appunto il Paradiso
I primi nove Cieli sono sfere concentriche che ruotano attorno alla Terra, ciascuno governato da un'intelligenza angelica, mentre il X (l'Empireo) è immobile e si estende all'infinito, essendo la sede di Dio, degli angeli e dei beati.
I primi sette Cieli prendono il nome del pianeta che ruota insieme ad essi (Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno), mentre l'VIII è il Cielo delle Stelle Fisse e il IX è il Primo Mobile, detto così in quanto è il primo Cielo a muoversi e a imprimere il movimento a tutti gli altri.
Nel Cielo delle Stelle Fisse Dante assiste al trionfo di Cristo e di Maria, quindi gli appaiono le anime di san Pietro, san Giacomo e san Giovanni, che esaminano il poeta rispettivamente sulla fede, sulla speranza e sulla carità.
Superato l'esame, Dante viene ammesso al Primo Mobile dove assiste allo sfavillio e al canto dei nove cori angelici, descritti come altrettanti cerchi lucenti che circondano un punto luminosissimo. Beatrice fornisce a Dante spiegazioni dottrinali circa la natura degli angeli, quindi lei e il poeta accedono all'Empireo, dove i beati si mostrano tutti in forma... di candida rosa: essi sono disposti in seggi che si allargano via via verso l'alto, e Dante osserva che i punti più lontani appaiono con la stessa nitidezza di quelli più vicini. Beatrice conduce Dante al centro della rosa e gli mostra che i seggi vuoti sono ormai pochi, tra cui quello già destinato all'imperatore Arrigo VII di Lussemburgo, su cui è posta la corona imperiale.
Il Professor Papà ci ha raggiunto per parlarci come sempre di alcuni personaggi interessanti che troviamo in Paradiso: Salomone, famoso per essere stato un re saggio; Goffredo di Buglione, primo re di Gerusalemme e che Dante mette tra i principi giusti; poi troviamo l'imperatore Traiano che malgrado non fosse cristiano (addirittura è famoso per aver le persecuzioni religiose), papa Gregorio Magno riesce attraverso la preghiera a riabilitare. 

Andando avanti con il viaggio, vediamo Beatrice che riprende il suo seggio all'interno della rosa, accanto a Rachele, mentre il suo posto come guida di Dante è rilevato da San Bernardo di Chiaravalle. Questi invita Dante a contemplare la gloria di Maria, quindi fornisce al poeta alcune spiegazioni circa la composizione della rosa e invoca l'assistenza della Vergine perché interceda presso Dio e ammetta Dante alla visione dell'Altissimo. La Cantica e il poema si chiudono con la descrizione di questa visione.

Ricordiamo che l Paradiso dimora l'eterna beatitudine ed è con questa sensazione che Dante rimane. Non svela nulla di quello che ha detto e fatto al cospetto di Dio. Si risveglia con un senso di pace, serenità e gioia. 

Ecco quindi che il viaggio si conclude e così anche la nostra metafora con i barattoli delle emozioni. Abbiamo cominciato all'inferno aprendo il barattolo della "rabbia" e abbiamo concluso aprendo il bellissimo barattolo della "gioia e felicità".

E proprio per questo ho concluso la settimana con una golosità a metà tra l'angelico e il peccaminoso: la "Angel Cake"
Questa torta si chiama così per il suo aspetto soffice e leggiadro, non ha grassi perché non c'è né burro e né olio. Ma può anche essere golosissima se la si abbina a cioccolata, marmellate o altre creme. 
Qui trovate la ricetta: 
La difficoltà nella preparazione di questa torta sta solo nella cottura se non si ha lo stampo adatto, ma io ho trovato un modo per realizzarla ugualmente e ora lo condivido con voi:

PREPARAZIONE
1.     Mettere gli albumi a temperatura ambiente insieme al lievito e all’essenza di vaniglia nella planetaria. Aggiungere metà dello zucchero previsto e montare finche sarà una crema bella fissa e voluminosa.
                   

2.     Incorporare lo zucchero restante con la farina setacciata due volte
3.     Mescolare con una spatola dal basso verso l’alto senza smontare il composto

4.     Quando il composto sarò ben amalgamato senza grumi, versarlo nello stampo da “angel cake” che non necessita di essere imburrato e infarinato (se non lo avete basterà utilizzare la carta da forno alla base e sui bordi tenendola molto alta).

5.     Livellare bene con un cucchiaio in modo da ottenere una superficie uniforme e prima di buchi

6.     Cuocere nel forno già caldo a 180° per circa 30-35 minuti verificando la cottura con lo stecchino di legno

7.     Sfornare e capovolgere il dolce facendolo raffreddare sui piedini dello stampo. (Trucchetto per chi non avesse lo stampo apposito: utilizzare uno stampo da ciambellone e capovolgere la torta sfornata su una bottiglia che abbia una base larga a sufficienza da trattenere il buco dello stampo così da non far poggiare la torta e raffreddarla anche dal basso!)
                             

8.     Sformare passando la lama di un coltello lungo i bordi e poi lungo la base. Capovolgere su un piatto e cospargere di zucchero a velo vanigliato.


Ecco qua, ora abbiamo proprio terminato la nostra avventura dantesca. 
Spero che vi sia piaciuto stare in nostra compagnia!
A presto e siate il vostro Paradiso!
fRa'

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