sabato 23 maggio 2015

"Non sono stato io! È stata la balena!"

                                     

Buon pomeriggio!

Bambini che dicono piccole o grandi bugie?
Nessun problema, "Non sono stato io! È stata la balena" è il libro che fa per voi! 
Una divertentissima storia per i nostri piccoli Pinocchi, li farà ridere ma anche pensare, soprattutto quando dicono bugie per evitare le punizioni...
Mino combina parecchi pasticci mentre la mamma è al telefono, ma quando la mamma lo rimprovera per ciò che ha fatto Mino dice chè tutt colpa di una balena.
Ovviamente la mamma gli fa notare che non è possibile visto che le balene vivono nel mare, ma Mino insiste raccontando per filo e per segno ciò che è accaduto.
La mamma lascia che Mino finisca il suo racconto, ma alla fine è irremovibile: sarà Mino a sistemare tutto e ad essere messo in punizione.
Dopo aver riordinato il caos generato Mino riflette e decide di andare a parlare alla mamma.
Chiederà scusa? Lascio a voi il piacere di scoprirlo...

Dice la psicologa Dott.ssa Manzo:
"Le bugie rappresentano per il bambino una fase evolutiva assolutamente normale, inevitabile e persino necessaria,  destinata, in genere, a risolversi con il procedere dello sviluppo. Tutti i bambini e gli adolescenti prima o poi dicono qualche bugia. Ponendo attenzione al contenuto delle bugie dei vostri figli potete capire molte cose del loro universo e del loro rapporto con voi. Proprio come avviene per i sogni, le bugie sono infatti lo specchio fedele dei loro bisogni, dei loro desideri e delle loro paure. Attraverso la bugia i bambini costruiscono un proprio spazio segreto, un mondo a metà strada tra la realtà e la fantasia, un mondo che può essere riservato a riporre sentimenti o emozioni che hanno paura di mostrarvi o di cui sono gelosi o si vergognano. Per questo la mamme ed i papà non devono preoccuparsi o peggio sentirsi traditi e imbrogliati dalle piccole innocenti bugie. 
Il bambino scopre la bugia verso i 3-4 anni,quando capisce che è possibile non dire tutto, dire cose false e inventare cose inesistenti. La bugia può svolgere una funzione importante nel suo sviluppo cognitivo: il bambino capisce cioè, attraverso di essa, che il suo pensiero interiore è solamente suo e che gli altri, soprattutto i genitori, non possono indovinare i suoi pensieri. Capita spesso di ascoltare bambini piccoli dire: “non sono stato io!”, in questo caso essi desiderano così tanto non essere stati loro a combinare un guaio, che sono convinti che basti negare la realtà per sopprimerla e allo stesso tempo desiderano non dare un dispiacere ai loro cari. Man mano che i bambini crescono si rendono conto che negando la realtà essa non si cancella.
Le bugie di discolpa “non sono stato io!” : solitamente tendono a scomparire con la crescita del bambino, ma se dovessero persistere dopo i sette anni vuol dire che il bambino ha paura delle punizioni, del giudizio severo dei genitori e della loro disapprovazione, e utilizza la bugia per difendersi dal loro atteggiamento intransigente.  C'è molta insicurezza che rende più difficile assumersi la responsabilità delle proprie azioni, quindi meglio mentire piuttosto che deludere i propri genitori. Il bambino deve imparare che può capitare a chiunque di sbagliare e che non c'è alcun motivo di vergognarsi.

CONSIGLI PER INSEGNARLI AD EVITARE LE BUGIE
È importante adottare con i bambini un atteggiamento che non faccia pesare su di loro un eccesso di aspettative. Non chiediamo loro "missioni impossibili" come quella di aderire al modello di perfezione che noi abbiamo in mente per loro. Più li vogliamo puliti, ordinati, diligenti, bravi, più li invitiamo a mentire per dar vita a un'altra realtà, quella in cui loro riescono a soddisfare tutte le aspettative dei genitori. 
È importante comunque sottolineare loro l’importanza di dire la verità, aiutarli ad essere onesti.

Ecco qualche consiglio per insegnarli a evitare le bugie:
- Trasmetti al bambino il concetto di fiducia. Chi dice la verità merita fiducia. E con una persona di cui ci si fida si vuole passare più tempo. Chi invece mente non merita fiducia e allontana gli amici.
- Insegnagli la differenza tra realtà e fantasia. Quando parli di racconti inventati digli, per esempio: “questa è proprio una bella storia”. Così da segnalare bene quando si parla invenzione e quando di realtà. 
- Le bugie a volte nascondono un desiderio. Se c'è un problema cerca di capire perché ha mentito. Se le bugie nascondono un problema, proponi una soluzione alternativa. Per esempio, se dice che la mamma/il papà gli telefona sempre e sai che non è così, potresti dire “mi sembra di capire che tu vorresti che la mamma/ il papà ti chiamasse più spesso”. Spiegagli perchè il suo desiderio non si esaudisce.
- Non etichettare mai un bambino come “bugiardo”, rischi di farlo sentire tale e, nel tempo, di farlo diventare così come il tuo giudizio l'ha etichettato. Le etichette tendono a incoraggiare un comportamento che si vorrebbe evitare.
- Nel momento in cui tuo figlio ammette con sincerità i suoi errori non bisogna punirlo; così facendo il bambino (o l'adolescente) apprenderebbe che è da stupidi dire la verità e che invece è da furbi mentire.
- Conquista la sua fiducia non punendolo alla prima occasione, ma incoraggiandolo a raccontarti le sue marachelle invece delle bugie. Se coglierà la tua disponibilità al dialogo sarà più tranquillo e la bugia sarà riservata solo a piccole occasioni. 
- Evita di punirlo per una piccola bugia, rischieresti di innescare la spirale delle bugie per evitare nuove punizioni.
- Quando le bugie sono frequenti, se da una parte è comunque consigliabile non esagerare con la repressione o con l'arrabbiatura, d'altra parte è necessario andare alla radice della faccenda. «Perché non hai detto la verità? Lo sai che bisogna essere sinceri perché insieme possiamo trovare una soluzione. Vediamo cosa si poteva fare di diverso anziché mentire»; questa potrebbe essere una buona via d'uscita.
- Dai sempre il buon esempio!  bisognerebbe cercare di non mentire mai ai figli anche quando loro pongono domande difficili o imbarazzanti. Se il genitore gli mente si sente autorizzato a farlo anche lui. La sincerità, così come la menzogna, i bambini la imparano dall'esempio dei genitori."

Spero vi possa essere d'aiuto, sicuramente la lettura di questo esilarante albo illustrato non può fare miracoli, ma sicuramente porterà tante risate! 

A presto
fRa'
Autore: Pauline Pinson
Illustratore: Magali Le Huche
Editore: Tourbillon (Parigi) Il Castello (Milano)
Anno: 2014
Prezzo: 7,95
Età di lettura: dai 2 anni






giovedì 14 maggio 2015

"Giochiamo allo Yoga"

                               
Si sente sempre più spesso affermare che i bambini di oggi sono già stressati... 
"Lo chiamano 'stress infantile', nonostante ancora nessuno studio specifico sia mai stato realizzato in materia, e a rimanerne colpiti possono essere bambini di ogni età, estrazione sociale, città. Riconoscerne i sintomi, per un genitore impreparato, non è facile poiché questi, di natura fisica o psicologica, si manifestano spesso sotto le forme tipiche di molti comportamenti dell'infanzia e possono essere facilmente confusi con manifestazioni comportamentali che nulla hanno a che vedere con lo stress appunto. Tra i segnali fisici che, in taluni casi, potrebbero far scattare il campanellino d'allarme ricordiamo i dolori addominali ingiustificati, improvvisi e strategici mal di testa, problemi con il sonno, tics e, addirittura, crisi d'asma e episodi improvvisi di balbuzie. Questi sintomi, sono talvolta accompagnati sul piano psicologico da una progressiva perdita di fiducia in se stessi, dalla tendenza a deprezzare il proprio mondo e la realtà che gli sta attorno, da difficoltà a scuola o nel rapporto con i compagni e, nei casi più gravi, persino da un mutamento improvviso del carattere." ( http://www.bambinopoli.it/6_10_anni/Stress_infantile_/558/ )

Ora, non volendo divagare troppo da ciò che più mi compete, voglio presentarvi un bellissimo libro che potrà aiutare sia quei genitori che vogliono aiutare i loro bambini stressati, ma anche semplicemente chi vuole condividere un momento salutare con il proprio figlio.
"Giochiamo allo Yoga" è scritto da Claudia Porta ed illustrato da Sophie Fatus. 
L'autrice ci guida in 10 asana ( http://it.m.wikipedia.org/wiki/Āsana ) attraverso la storia di Gloria e Leonardo.
Grazie allo loro fantasia, e alle semplici illustrazioni, si imparano le posizioni traendo benefici in modo divertente e salutare.
Questo libro è utile sia ai genitori che agli insegnanti/educatori che vogliono creare con i bambini un momento di pace, serenità, benessere e divertimento.
Le istruzioni sono chiare e ben spiegate e permettono anche a inesperti di cimentarsi.
Consiglio vivamente questo libro perché penso che la letteratura possa aiutare ad educare al "bello" facendo sì che si possa trasporre anche anche al concetto di salute e benessere. Il benessere psico-fisico dei nostri figli parte innanzitutto dall'esempio che diamo noi genitori quindi... TUTTI A FARE YOGA!
Buon divertimento e buona lettura ;-)
fRa'

Età di Lettura: dai 3 anni
Autore: Claudia Porta
Eduzione: Carlo Gallucci
Anno: 2011