giovedì 9 aprile 2020

Il "Gelato NON Gelato" di Paddington


La puntata di oggi è all'insegna di una golosità tipica dei periodi caldi e che è sinonimo di spensieratezza e giornate in compagnia. Insomma, il contrario di quello che stiamo vivendo in questo momento di quarantena sociale forzata, ma con un clima bellissimo all'esterno che ci rende ancora più pesante il nostro stare chiusi in casa. 
Allora perché non farci da noi un buon gelato e consolarci così immaginando di essere a passeggio o su una bella spiaggia assolata?
E' un po' quello che succede a Paddington nella storia che vi ho proposto: "Tutti Frutti Rainbow"


Paddington, con la famiglia Brown, va a fare una gita al mare, ma arrivati alla spiaggia trovano un tempo da lupi. Decidono così di andare al bar e aspettare che il vento si calmi. Il nostro orsetto ordina una coppa gelato enorme chiamata "Tutti Frutti Sundae" e anche se apparentemente sembra impossibile finirla, nel mentre che dalle nuvole esce un bellissimo arcobaleno, Paddington la finisce tutta prima che lo spettacolo cromatico sia scomparso del tutto. Nell'ilarità generale la famiglia decide di ribattezzare la coppa "Tutti Frutti Arcobaleno" per poi uscire e godersi la bella giornata di mare.

Anche se alcune gelaterie hanno cominciato a offrire un servizio di consegna a domicilio (vi consiglio la gelateria Pingui della mia amica Debora e di suo fratello Yuri con il loro super gusto bagigio!), non è così facile poter mangiare un buon gelato stando chiusi in casa. Ecco allora che ho scovato un'ottima alternativa sul web che aiuta anche a far mangiare un po' più volentieri la frutta ai bambini: il Gelato NON Gelato. Si tratta di una crema gelata di banana che si puo aromatizzare a piacimento.
Vi dico qui gli ingredienti e i passaggi:
  •  Banane (1 per porzione)
  • succo di metà limone
  • latte (q.b.)
  • tutti i topping che volete (cioccolata, frutta fresca, noccioline, zuccherini...)
Prendiamo gli ingredienti
Tagliamo la banana a rondelle
Spremiamo il succo di limone
Spennelliamo la banana col succo
Inseriamo le rondelle in un sacchetto ermetico
Mettiamo il sacchetto in
freezer per almeno 5h
meglio se 12h

Una volta passate le ore necessarie, prendete un frullatore o un robot da cucina e mettete un po' alla volta la banana a sminuzzarsi fino a diventare bella cremosa. Se necessario aggiungete un po' di latte per aiutare il mixer a non lasciare grumi. Il Gelato NON gelato è così pronto. Se volete potete aggiungere nel mixer della crema di cioccolata, o della marmellata, o del miele oppure ancora dello sciroppo di menta... scegliete il gusto che più vi piace. Poi versate nelle ciotole e sbizzarritevi con i topping golosi! 
Provatelo e poi fatemi sapere se vi è piaciuto!

Nel frattempo vi dico qualche curiosità sul gelato:
  1. La parola sorbetto deriva dall’arabo sherbet (dolce neve) dove in tempi antichissimi sulle coste meridionali del Mediterraneo si mescolava la neve con succhi di frutta e miele per ottenere una bevanda molto densa e refrigerante. Oggi si intende per sorbetto il gelato fatto a base di acqua.
  2.  i Faraoni offrivano agli ospiti calici d'argento divisi a metà, una piena di neve e l'altra di succhi di frutta.
  3. Il gelato è un alimento antichissimo: ne parla perfino la Bibbia, quando racconta che Isacco offrì al padre Abramo latte di capra misto neve. Quello industriale, invece, lo inventò a fine ’800 Jacob Frussel, un lattaio di Baltimora: invece di buttare il latte invenduto provò a congelarlo.
  4. Il cono è nato... per caso. Tutto si deve all’inventiva di un pasticciere che, durante la Fiera Mondiale di St. Louis del 1904, avendo terminato le coppette ebbe l’idea di servire il dolce freddo usando le cialde prese da un banchetto vicino. E fu un successo!
  5. Il gelato con lo stecco, da mangiare per strada, è stato inventato dal cavalier Feletti, industriale torinese del cioccolato e proprietario della storica gelateria Pepino. Nel 1939 brevettò il Pinguino, un gelato alla vaniglia con una leggera copertura di cioccolato. Costava una lira, come il biglietto del cinema.
  6. Se ci fosse una gelateria che offre tutti i gusti attualmente disponibili, la scelta sarebbe fra circa 600! I favoriti, però, sono sempre gli stessi: primo il cioccolato, col 27% delle preferenze, poi nocciola (20%), limone (13%) e fragola (12%).
  7. Ecco la classifica dei gusti più strani del mondo, stilata da una giornalista americana. Primo posto per il gelato al foie gras. Secondo, quello con vere cicale ricoperte di cioccolato. Seguono, in ordine sparso, pizzawasabibacon, uova di pesce e nero di seppia
  8. Fino a non troppi anni fa, però, quando le gelaterie non erano così diffuse, gli ambulanti erano numerosi. I primi, a metà Ottocento, venivano dal Bellunese: rimasti senza lavoro per la crisi economica, portarono il gelato italiano nelle capitali d'Europa. 
  9. L’inglese Charlie Henry ha replicato la reazione chimica che fa diventare luminescenti le meduse e l'ha inserita in un gelato, per ora disponibile al gusto di vaniglia, limone e... aragosta. Adesso si tratta di rendere stabile la ricetta e accertarsi che non faccia male.
l'intervento del Professor Papà è stato sulla vendita dei gelati nel dopoguerra. Si potevano comprare per strada grazie a dei furgoni refrigerati oppure presso dei carretti a pedali chiamati TRICICLI.
Il papà del professor Papà, quando era giovane, per guadagnare qualche soldino durante l'estate andava proprio con questi carretti in giro per Merano a vendere i gelati e ancora oggi molte persone se lo ricordano così:

In America poi sono stati inventati i gelati industriali, quelli che si possono comprare al supermercato, nel 1949. 

Ho voluto tenere un'ultima curiosità alla fine perchè mi sembrava divertente proporvi questo giochino: la psicologa Viviana Finestrella, esperta in tematiche nutrizionali, ha stilato una classifica dal titolo: “Dimmi che gelato mangi e ti dirò chi sei.”
IL CONO CON CIALDA: scelto da chi predilige un’esperienza sensoriale completa non negandosi nulla e contando sulla sicurezza di un appagamento finale.
LO STECCO: a prima vista chi mangia questo tipo di gelato è una persona intraprendente. In realtà è un insicuro, ha bisogno che rimanga qualcosa di tangibile, lo stecco appunto, con cui giocare o anche solo da tenere in bocca.
IL GHIACCIOLO: si addice ad una personalità effimera e indipendente, preferisce un piacere da gustare immediatamente. Questo tipo di persona tollera poco la frustrazione dell’attesa.
IL BISCOTTO: per chi ha bisogno di grande rassicurazione. È quasi la merenda preparata dalla mamma: il biscotto rimanda al bisogno di un surplus di nutrimento affettivo.
LA COPPETTA: scelta di solito dai tipi più controllati e misurati. È il formato preferito da chi non riesce a lasciarsi andare fino in fondo e concedersi un piacere (che a volte “sporca” le mani o i vestiti), e da chi deve mantenere le buone maniere, anche con se stesso.
LE PRALINE: sinonimo di personalità moderna. Si tratta infatti di una scelta mordi e fuggi, caratteristica dei nostri tempi. È il gelato di chi ama portarsi una scorta di benessere, un piacere più piccolo, non dilagante, ma ripetuto nel tempo.

Non solo la scelta, ma anche il modo di gustare il gelato è uno specchio della personalità, come spiega il professor Alessandro Amadori, psicologo:
“Ci sono quattro possibili modi di mangiare il gelato: leccando, succhiando, a morsi, a morsetti.
  • Chi mangia il gelato LECCANDO è una persona che ama la vita sociale, che partecipa molto volentieri ai contesti sociali e ama conoscere gente nuova. È la modalità degli ottimisti.
  • SUCCHIARE è una forma più ‘infantile’ di leccare: chi mangia il gelato così probabilmente è una persona molto orientata ai legami affettivi intensi, quasi simbiotici.
  • Chi invece consuma il gelato A MORSETTI tende ad essere una persona attenta, che non ama prendere decisioni affrettate e prevalentemente riflessiva.
  • Chi, infine, mangia il gelato A GRANDI MORSI è una persona testarda, che vuole decidere di testa propria, che ama lavorare e che è tendenzialmente molto sincera”.
E voi, come lo magiate?
A domani, con una nuova puntata
fRa'





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