lunedì 10 agosto 2015

"Il punto"


Ben ritrovati a tutti!
Oggi voglio proporvi un albo che ho scoperto ed apprezzato durante il mio ultimo laboratorio all'università che riguardava il corso di "Immagine e Disegni". Si tratta de "Il Punto" di Peter H. Reynolds.
La storia parla della piccola Vashti e della sua iniziale frustrazione nel non saper disegnare.
La bambina mostrava insofferenza verso questo suo limite, ma la sua insegnante riesce a trovare un modo per stimolarla e farle acquisire fiducia. Le propone di disegnare un punto, solo un punto, dopodiché le chiede di firmare il foglio.
Il giorno successivo la bambina trova il suo punto incorniciato e appeso alla parete dell'aula.
Questo fa capire a Vashti che può fare di  meglio che un punto fatto di malavoglia. È così si mette di buona lena e comincia a disegnare.
Disegna punti di ogni tipo: colorati, grandi, piccoli, vuoti e pieni. Finché realizza talmente tanti disegni che l'insegnante organizza una mostra in suo onore!
Alla mostra Vashti incontra un suo "ammiratore" che le dice di essere negato col disegno. La bambina, ricordando le parole dell'insegnante, propone al suo nuovo amico di disegnare qualcosa su un foglio e "...adesso firmalo!"

Questo albo, oltre ad avere delle bellissime illustrazioni molto esplicative racchiude un messaggio che per me che sono educatrice è illuminante. Ciò che fa l'insegnante di Vashti è davvero esemplare: invitare la bambina a disegnare qualcosa di semplice, insegnarle a renderlo suo con la sua firma e valorizzarlo con una cornice, fa sì che Vashti prenda fiducia nelle sua capacità e la spinge ad andare avanti cercando di migliorarsi.
È un messaggio forte che rappresenta la vera missione degli insegnanti: guidare i bambini e renderli consapevoli delle loro infinite capacità!
Proporre questo splendido albo può far nascere nei bambini la voglia di PROVARE, come è successo al mio piccolo Francesco...
 Provate anche voi, il successo è assicurato!

A presto
fRa'

Titolo: Il Punto
Autore: Peter H. Reynolds
Editore: Ape Junior
Prezzo: 12,00 €
 




sabato 1 agosto 2015

"L'albero dei bambini"


Un caro saluto a tutti e ben ritrovati! 
Oggi voglio presentarvi un bellissimo albo che mi ha fatto conoscere la mia amica Sara con la piccola Isabel (la bella valletta).
Il libro in questione é "L'albero dei bambini" di Sophie Blackall. Devo ammettere che le illustrazioni non mi fanno impazzire, ma la storia è davvero carina ed è molto efficace nell'illustrare ai bambini il "mistero" della nascita.
In una famiglia è in arrivo un altro bambino è il futuro fratello maggiore si chiedo come e quando  arriverà. Così inizia a chiedere agli adulti più vicino a lui, cominciando dalla sua baby-sitter, la quale gli risponde che i bambini vengono dall'albero dei bambini.
Il bambini non è molto convinto, così a scuole pone la domanda alla maestra, la quale gli risponde che i bambini arrivano dall'ospedale, ovviamente!
Il piccolo non è ancora certo di aver capito, così va dal nonno che solitamente sa sempre tutto. Il nonno gli racconta che è la cicogna che porta i bambini e li lascia davanti alla porta di casa.
Mentre il bambino aspetta il suo fratellino davanti alla porta, arriva il postino che gli dice che i bambini nascono dalle uova. 
Il povero bambino è sempre più confuso, così decide di andare a parlarne con mamma e papà, i quali gli rispondono che i bambini nascono da un semino che feconda un uovo e poi, dopo un po', nascono in ospedale.
Ora è finalmente tutto chiaro! A quanto pare avevano ragione un po' tutti... Tutti tranne il nonno! 

Molti bambini desiderano un fratellino o una sorellina, ma quando il bebè arriva diventano gelosi. Tutto normale non preoccupatevi, già dalla gravidanza però potete iniziare a prepararli al nuovo arrivo.

Preparatelo al lieto evento

Quando dovete annunciare l’arrivo di un fratellino o di una sorellina potete attenervi a una semplice regola: più il primogenito è piccolo, più è meglio aspettare prima di dargli la notizia del nuovo arrivo. Se ha un’età inferiore ai due anni, è sufficiente che gli spieghiate poco prima della nascita che nella pancia della mamma sta crescendo un bambino. Il nostro consiglio è di fargli vedere dei libri illustrati sul tema.

"Una volta comunicata la notizia con parole semplici - suggerisce Raffaella Scalisi, psicologa e socia fondatrice del Melograno, Centro di informazione maternità e nascita di Roma, in un'intervista a Focus Pico - è bene coinvolgere il bambino senza però forzarlo nei preparativi pratici, come l'acquisto dei vestitini o l'allestimento della culla. Gli servirà ad assimilare in anticipo l'idea. L'importante è farlo con gradualità".

Non scendete troppo nel dettaglio sul parto ed evitate di parlare di dolore: vostro figlio potrebbe colpevolizzare il bimbo in arrivo e aver paura di lui. 

Anche per i bambini di tre o quattro anni la gravidanza diventa qualcosa di concreto quando la pancia comincia a crescere e si avvertono i movimenti del bambino. Se vostro figlio ha cinque anni o più non dovreste tenergli nascosto niente, perché i bambini di quella età capiscono molto di ciò di cui discutono gli adulti. Quando dopo quattro mesi la gravidanza è ormai certa bisogna comunicarlo al bambino.

Il momento del parto

La cosa migliore è che il primogenito resti a casa e che non venga trasferito da nessuna parte. Affidatelo ai nonni o alla zia preferita e fate in modo che quando tornate dall'ospedale lui sia lì ad aspettarvi. In questo modo non si sentirà abbandonato e non vedrà il neonato come un usurpatore.

"Possiamo restituirlo?"

Non potrete evitare che vostro figlio soffra per l’allargarsi della famiglia. I bambini tra i due e i quattro anni risultano i più sensibili per quanto riguarda la sensazione di concorrenza nella culla. La loro personalità è già molto sviluppata rispetto ai bambini più piccoli, ma a differenza di quelli più grandi non riescono a capire che il bimbo in arrivo non rappresenta una minaccia. I bambini da due a quattro anni devono imparare a non essere sempre al centro dell’attenzione e a dividere con il fratellino o la sorellina l’attenzione e l’amore dei genitori.

Se tentate di presentare a vostro figlio il suo nuovo fratellino o la sorellina come un compagno di giochi non lo aiuterete. I fatti per il vostro primogenito parlano chiaro: con un neonato non possono giocare a calcio né a fare la mamma. Il neonato vincola il tempo e l’affetto dei genitori e se piange troppo spesso fa innervosire e basta. Domande come: “Possiamo restituirlo?” "Perché non lo lasciamo al mare?" sono lecite dal punto di vista di vostro figlio. 

La gelosia verso il bambino che sta per nascere è una reazione normale. "E' un sentimento del tutto comprensibile che può manifestarsi in moltissime forme, sia una volta saputo il lieto evento sia quando il fratellino è già nato - dice Scalisi - Ogni bambino ha il suo modo per esprimerla. In alcuni casi si manifesta attraverso attacchi di rabbia e capricci ma anche con un morboso attaccamento ai propri oggetti o con una forte aggressività verso la mamma o, viceversa, con un distacco dalla figura materna. Anche frequenti pianti, lagne, piagnucolii continui sono segni del disagio che un bambino può provare quano la sua vita quotidiana viene sconvolta dal nuovo arrivo". 

Succede abbastanza spesso che il primogenito abbia una specie di regressione quando il fratellino o la sorellina arrivano: potrebbe volere ancora il ciuccio, fare la pipì a letto, pretendere ancora il biberon. Segnalano che il primogenito improvvisamente non è più sicuro dell’amore dei propri genitori. Sa che ci sarà un altro bambino che sarà amato dai suoi stessi genitori. La paura che il nuovo venuto riceva più amore può essere molto forte. Cercate di concepire questo sentimento come un’espressione della sua insicurezza. Vostro figlio deve confrontarsi con la situazione e trovare il suo nuovo posto all’interno della famiglia. Anche quando appare difficile, cercate di non mettere a tacere le reazioni negative di vostro figlio o di vostra figlia.

I genitori devono convincersi che "la gelosia una fase normale e che va rispettata - dice la psicologa -. Tollerate anche l'eventuale regressione. Se poi il bambino prova a far del male al nuovo arrivato non spaventatevi e non fatelo sentire in colpa".

(http://www.nostrofiglio.it/gravidanza/settimane-14-28/fratellino-o-sorellina)

Detto questo, anche un bel racconto illustrato può venire incontro ai genitori quando il bambino porrà delle domande. Con questa tenera e divertente storia Sophie Bkackall svela ai più piccoli in modo intelligente e appropriato alla loro età il mistero della vita che si rinnova.


A presto 

fRa'


Età di lettura: dai 3 anni
Titolo: L'albero dei bambini
Autore: Sophie Blackall
Editore: Gallucci
Prezzo: 15,00 €