venerdì 10 aprile 2020

Allo Zoo con Paddington tra animali e verdure!


Non sapete come far mangiare le verdure ai vostri bambini?
Proviamo a renderle divertenti e a "cammuffarle" rendendo sfiziosi tanti piatti sani e leggeri!
Ma non prima di aver fatto una visita allo zoo di Londra con il nostro amico Paddington. Qui ha scoperto tante curiosità su questo luogo, ad esempio...

  1. Lo Zoo della Società Zoologica di Londra (ZSL) è stato il primo zoo scientifico del Regno Unito, fondato a Regent’s Park nel 1826.  Oggi, sullo stesso sito di allora (sebbene sia stato ampliato), è adibito alla conservazione di specie protette ed accoglie milioni di visitatori ogni anno.
  2. Lo zoo di Londra ha un sotterraneo segreto. Mentre sei occupato a fissare il Padiglione Casson, sei probabilmente ignaro di ciò che si trova al disotto. Il pubblico entra nell’edificio a pian terreno, ma c’è anche un sotterraneo off-limits, usato principalmente dai custodi per preparare il cibo per gli animali. Una volta ci siamo entrati, e siamo rimasti piacevolmente stupiti nel trovare vecchi annunci dello zoo e poster pubblicitari.
  3. Volatili letterari. I pinguini dello zoo di Londra sono stati d’ispirazione per il logo della “Penguin Books”. Anche il nome della compagnia è stato scelto quando un impiegato fu mandato al Regent’s Park per disegnare alcune bozze del logo, un logo che resta tale tutt’oggi, sebbene sia stato leggermente modificato nel 2003.  La piscina in cui Edward Young avrebbe visto i pinguini non è più in uso.
  4. Fatiche di guerra. Lo Zoo di Londra, insieme ad altri Zoo della nazione, ha messo a disposizione i suoi leoni marini affinché fossero allenati per scovare sottomarini durante la prima guerra mondiale. Sono stati sottoposti ad una lunga sessione di allenamento in una piscina di Londra e nel lago di Bala, in Galles. Nel tempo impiegato perché fossero allenati e disponibili all’impiego nel Canale della Manica e nel Mare del Nord, riuscirono a perfezionare la tecnologia degli idrofoni, non avendo più bisogno dei leoni marini, che così tornarono ai loro zoo.
  5. Il tunnel utilizzato come rifugio anti-bomba. Oggi la parte dello zoo destinata al pubblico si trova a cavallo del cerchio esterno del Regent’s Park con visitatori e staff che attraversano la strada tramite due tunnel sotterranei. Durante la seconda guerra mondiale il tunnel ad est (quello ora tra il negozio di souvenirs ed il ristorante) venne usato come rifugio anti-bomba per il personale dello zoo e per i residenti del posto.
  6. Ha creato nuove parole. Probabilmente hai sentito parlare di un ex residente dello Zoo, l’elefante Dumbo Jumbo, ma sapevi che jumbo (gigante è la sua traduzione in italiano ndr ) non era una parola fino al suo arrivo sulla scena?Si pensa che il nome Jumbo derivi dalla parola swahili che significa “ciao”, ovvero “jambo” o quella che significa “capo” ovvero “jumbe”. Non è sorprendente che le sue origini si siano perse dato che l’enorme creatura ha attraversato Sudan, Italia, Germania e Parigi, prima di arrivare a Londra. Ad ogni modo, la versione inglese del suo nome è ormai sinonimo di qualcosa di gigante.
  7. Acqua consegnata attraverso l’acqua. L’acquario attuale è stato  costruito nel 1921 sotto le Terrazze Mappin, una struttura a forma di montagna usata precedentemente per ospitare gli orsi e le capre di montagna dello zoo. La struttura a forma di montagna contiene anche un complesso sistema di filtraggio per l’acqua. Quando fu costruito l’acquario si pensava che per differenti tipi di pesci (tropicali, d’acqua dolce o salata) fossero necessari diversi habitat. Inizialmente il liquido per le zone di acqua salata veniva dalla Baia di Biscay ed era consegnato allo zoo attraverso chiatte che arrivavano dal Regent’s Canal, affianco allo zoo – acqua consegnata attraverso l’acqua! Più tardi, invece, furono usate autocisterne per trasportare l’acqua dal Mare del Nord.
  8. Giornate da cani. Lo zoo di Londra ha ospitato la prima mostra canina del mondo negli anni ’40, molto prima che esistessero i Crufts. L’anno esatto non è noto ma è affermato in una eccellente biografia dello Zoo che: “Lo zoo iniziò tutto mettendo in mostra, vicino Three Island Pond, alcune delle razze di cane domestico più grandi del mondo – cani da guardia tibetani, Levrieri greci, cani da pastore persiani, segugi spagnoli, Terranova, cani cinesi (probabilmente chow chow) e -l’attrazione del giorno- esemplari di San Bernardo dalla Svizzera.”A questa mostra canina seguì la prima mostra di pollame al mondo, anch’essa tenuta allo zoo. Fido però dovrà aspettare fuori oggi, i cani non erano ammessi allo zoo poiché avrebbero potuto causare danni agli altri animali.
  9. L’ispirazione di Darwin. Un certo Charles Darwin pagò per visitare lo zoo nel 1838, dove ha incontrato per la prima volta un orangotango. Fu affascinato al tal punto da Jenny che tornò a vederla altre due volte. Si pensa che la sua osservazione, compreso il modo in cui lei riconosceva il suo stesso riflesso, ha contribuito alla sua Teoria dell’Evoluzione.


Il professor Papà è poi intervenuto raccontandoci che il primo zoo moderno è stato quello di Schoenbrunn a Vienna aperto nel 1752, seguito da quello di Londra del 1828. In Italia lo troviamo dal 1911 a Roma. Il più grande, inteso come spazi, è lo zoo in Australia; mentre quello più ricco di specie è quello di Berlino.

Ma come siamo arrivati a parlare di verdure? Beh, nella storia di "Paddington allo zoo" leggiamo che i pinguini non vogliono mangiare il panino alla marmellata d'arancia che l'orsetto gli offre e questo perché loro mangiano solo pesce. Scopriamo quindi che gli animali hanno delle preferenze di cibo: alcuni mangiano solo carne (carnivori), alcuni sono erbivori, mentre altri (come noi uomini) sono onnivori e quindi mangiano un po' di tutto.
Ecco, il "po' di tutto" comprende anche le verdure e a volte sembra essere davvero difficile far mangiare questo tipo di alimento ai bambini. Sarà per il colore, sarà per le forme? Chissà... fatto è che in tanti anni di lavoro nel campo dell'infanzia raramente mi è capitato di vedere bambini entusiasti per le verdure. E allora che fare? 
Sicuramente la cosa fondamentale è dare il buon esempio: ricordiamoci sempre che i genitori sono ciò che inizialmente più viene imitatp dai bambini. Non si può pretendere che nostro figlio mangi qualcosa che non ci vede mai nemmeno assaggiare! Poi possiamo provare a rendere più gustose alcune ricette a base di verdure.
Di seguito vi lascio qualche ricetta che ho provate e che ha avuto un gran successo:

  1. Gnocchi di zucca senza patate  
  2. stecchi saporiti (tenete presente che per questi io al posto della salsiccia ho usato i ceci lessati) 
A chi non verrebbe voglia di mangiare verdure se sono presentate così? 😉
Per chi invece è già un po' allenato ai gusti vegetali consiglio uno spuntino a base di cruditè. Cosa sono? Sono verdure crude (appunto) servite tagliate a listarelle e che si possono mangiare al naturale oppure condite con pinzimonio o salsine. Noi abbiamo preparato finocchi e carote con olio, sale e aceto balsamico (foto1) e poi una variante light della salsa rosa, ovvero 2 cucchiaini di yogurth greco bianco (0% grassi) con 2 cucchiaini di ketchup. 




Et voilà: uno snack veloce, fresco, ma soprattutto sano! Fatevi aiutare dai vostri bimbi e vedrete come questo renderà tutto più bello e "buono"!

Con l'attività di oggi Paddington ci saluta e noi vi diamo appuntamento a martedì. Di cosa parleremo la settimana prossima? Non lo so ancora... vediamo se questi giorni di "vacanza" mi fanno venire una bella ispirazione 😁

Buona Pasqua
fRa'

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