martedì 24 novembre 2015

"Il Natale dell'asinello"


Ciao a tutti e ben ritrovati!
Chiedo scusa per il periodo di assenza, ma la laurea (e soprattutto il post-laurea) mi ha portato via molto tempo ed energie.
Ma ora sono tornata e in linea con lo spirito natalizio precoce che sta prendendo sempre più piede, oggi vi voglio presentare un bellissimo albo che ho comprato giusto mezz'ora fa nella mia libreria di fiducia (http://www.nicli.it). Me ne sono subito innamorata! 
"Il Natale dell'asinello" di Ermanno Detti e Sophie Fatus edito da Fatatrac (la stessa de "le carte in tavola") è la storia del primo Natale raccontata da un punto di vista diverso dal solito. 

L'asinello fa un sogno particolare che condivide con il suo amico bue, in tempo di guerra in Palestina il piccolo quadrupede riesce a vedere la pace nella nascita di un bambino speciale. 

I due amici seguono la stella cadente e preparano la stalla per l'arrivo di Gesù. Quando Maria e Giuseppe giungono alla stalla dopo essere stati rifiutati da tutti gli alloggi del paese, trovano i due animali ad attenderli. 

Li scalderanno e veglieranno sul bambino per l'intera notte. 

Penso che sia un bellissimo messaggio di pace che, a prescindere dal credo professato, vale la pena di essere raccontato ai bambini.
Il Natale è sicuramente una festività religiosa, ma fermiamoci ad osservare quanto possa essere vista anche semplicemente come una bellissima storia. 
Natale non è solo Babbo Natale e le sue renne, è anche la storia di un bambino e dei suoi genitori.
Come Gesù, attraverso questa storia, i bambini potranno avere il loro "primo" contatto con la natura e con il mondo, perché per la prima volta i protagonisti saranno gli animali: l'asinello e il bue.

Titolo: Il Natale dell'asinello
Autore: Ermanno Dotti e Sophie Fatus
Editore: FATATRAC
Prezzo: 14,90 €

Età di lettura: dai 3 anni

Alla prossima!
fRa'

lunedì 10 agosto 2015

"Il punto"


Ben ritrovati a tutti!
Oggi voglio proporvi un albo che ho scoperto ed apprezzato durante il mio ultimo laboratorio all'università che riguardava il corso di "Immagine e Disegni". Si tratta de "Il Punto" di Peter H. Reynolds.
La storia parla della piccola Vashti e della sua iniziale frustrazione nel non saper disegnare.
La bambina mostrava insofferenza verso questo suo limite, ma la sua insegnante riesce a trovare un modo per stimolarla e farle acquisire fiducia. Le propone di disegnare un punto, solo un punto, dopodiché le chiede di firmare il foglio.
Il giorno successivo la bambina trova il suo punto incorniciato e appeso alla parete dell'aula.
Questo fa capire a Vashti che può fare di  meglio che un punto fatto di malavoglia. È così si mette di buona lena e comincia a disegnare.
Disegna punti di ogni tipo: colorati, grandi, piccoli, vuoti e pieni. Finché realizza talmente tanti disegni che l'insegnante organizza una mostra in suo onore!
Alla mostra Vashti incontra un suo "ammiratore" che le dice di essere negato col disegno. La bambina, ricordando le parole dell'insegnante, propone al suo nuovo amico di disegnare qualcosa su un foglio e "...adesso firmalo!"

Questo albo, oltre ad avere delle bellissime illustrazioni molto esplicative racchiude un messaggio che per me che sono educatrice è illuminante. Ciò che fa l'insegnante di Vashti è davvero esemplare: invitare la bambina a disegnare qualcosa di semplice, insegnarle a renderlo suo con la sua firma e valorizzarlo con una cornice, fa sì che Vashti prenda fiducia nelle sua capacità e la spinge ad andare avanti cercando di migliorarsi.
È un messaggio forte che rappresenta la vera missione degli insegnanti: guidare i bambini e renderli consapevoli delle loro infinite capacità!
Proporre questo splendido albo può far nascere nei bambini la voglia di PROVARE, come è successo al mio piccolo Francesco...
 Provate anche voi, il successo è assicurato!

A presto
fRa'

Titolo: Il Punto
Autore: Peter H. Reynolds
Editore: Ape Junior
Prezzo: 12,00 €
 




sabato 1 agosto 2015

"L'albero dei bambini"


Un caro saluto a tutti e ben ritrovati! 
Oggi voglio presentarvi un bellissimo albo che mi ha fatto conoscere la mia amica Sara con la piccola Isabel (la bella valletta).
Il libro in questione é "L'albero dei bambini" di Sophie Blackall. Devo ammettere che le illustrazioni non mi fanno impazzire, ma la storia è davvero carina ed è molto efficace nell'illustrare ai bambini il "mistero" della nascita.
In una famiglia è in arrivo un altro bambino è il futuro fratello maggiore si chiedo come e quando  arriverà. Così inizia a chiedere agli adulti più vicino a lui, cominciando dalla sua baby-sitter, la quale gli risponde che i bambini vengono dall'albero dei bambini.
Il bambini non è molto convinto, così a scuole pone la domanda alla maestra, la quale gli risponde che i bambini arrivano dall'ospedale, ovviamente!
Il piccolo non è ancora certo di aver capito, così va dal nonno che solitamente sa sempre tutto. Il nonno gli racconta che è la cicogna che porta i bambini e li lascia davanti alla porta di casa.
Mentre il bambino aspetta il suo fratellino davanti alla porta, arriva il postino che gli dice che i bambini nascono dalle uova. 
Il povero bambino è sempre più confuso, così decide di andare a parlarne con mamma e papà, i quali gli rispondono che i bambini nascono da un semino che feconda un uovo e poi, dopo un po', nascono in ospedale.
Ora è finalmente tutto chiaro! A quanto pare avevano ragione un po' tutti... Tutti tranne il nonno! 

Molti bambini desiderano un fratellino o una sorellina, ma quando il bebè arriva diventano gelosi. Tutto normale non preoccupatevi, già dalla gravidanza però potete iniziare a prepararli al nuovo arrivo.

Preparatelo al lieto evento

Quando dovete annunciare l’arrivo di un fratellino o di una sorellina potete attenervi a una semplice regola: più il primogenito è piccolo, più è meglio aspettare prima di dargli la notizia del nuovo arrivo. Se ha un’età inferiore ai due anni, è sufficiente che gli spieghiate poco prima della nascita che nella pancia della mamma sta crescendo un bambino. Il nostro consiglio è di fargli vedere dei libri illustrati sul tema.

"Una volta comunicata la notizia con parole semplici - suggerisce Raffaella Scalisi, psicologa e socia fondatrice del Melograno, Centro di informazione maternità e nascita di Roma, in un'intervista a Focus Pico - è bene coinvolgere il bambino senza però forzarlo nei preparativi pratici, come l'acquisto dei vestitini o l'allestimento della culla. Gli servirà ad assimilare in anticipo l'idea. L'importante è farlo con gradualità".

Non scendete troppo nel dettaglio sul parto ed evitate di parlare di dolore: vostro figlio potrebbe colpevolizzare il bimbo in arrivo e aver paura di lui. 

Anche per i bambini di tre o quattro anni la gravidanza diventa qualcosa di concreto quando la pancia comincia a crescere e si avvertono i movimenti del bambino. Se vostro figlio ha cinque anni o più non dovreste tenergli nascosto niente, perché i bambini di quella età capiscono molto di ciò di cui discutono gli adulti. Quando dopo quattro mesi la gravidanza è ormai certa bisogna comunicarlo al bambino.

Il momento del parto

La cosa migliore è che il primogenito resti a casa e che non venga trasferito da nessuna parte. Affidatelo ai nonni o alla zia preferita e fate in modo che quando tornate dall'ospedale lui sia lì ad aspettarvi. In questo modo non si sentirà abbandonato e non vedrà il neonato come un usurpatore.

"Possiamo restituirlo?"

Non potrete evitare che vostro figlio soffra per l’allargarsi della famiglia. I bambini tra i due e i quattro anni risultano i più sensibili per quanto riguarda la sensazione di concorrenza nella culla. La loro personalità è già molto sviluppata rispetto ai bambini più piccoli, ma a differenza di quelli più grandi non riescono a capire che il bimbo in arrivo non rappresenta una minaccia. I bambini da due a quattro anni devono imparare a non essere sempre al centro dell’attenzione e a dividere con il fratellino o la sorellina l’attenzione e l’amore dei genitori.

Se tentate di presentare a vostro figlio il suo nuovo fratellino o la sorellina come un compagno di giochi non lo aiuterete. I fatti per il vostro primogenito parlano chiaro: con un neonato non possono giocare a calcio né a fare la mamma. Il neonato vincola il tempo e l’affetto dei genitori e se piange troppo spesso fa innervosire e basta. Domande come: “Possiamo restituirlo?” "Perché non lo lasciamo al mare?" sono lecite dal punto di vista di vostro figlio. 

La gelosia verso il bambino che sta per nascere è una reazione normale. "E' un sentimento del tutto comprensibile che può manifestarsi in moltissime forme, sia una volta saputo il lieto evento sia quando il fratellino è già nato - dice Scalisi - Ogni bambino ha il suo modo per esprimerla. In alcuni casi si manifesta attraverso attacchi di rabbia e capricci ma anche con un morboso attaccamento ai propri oggetti o con una forte aggressività verso la mamma o, viceversa, con un distacco dalla figura materna. Anche frequenti pianti, lagne, piagnucolii continui sono segni del disagio che un bambino può provare quano la sua vita quotidiana viene sconvolta dal nuovo arrivo". 

Succede abbastanza spesso che il primogenito abbia una specie di regressione quando il fratellino o la sorellina arrivano: potrebbe volere ancora il ciuccio, fare la pipì a letto, pretendere ancora il biberon. Segnalano che il primogenito improvvisamente non è più sicuro dell’amore dei propri genitori. Sa che ci sarà un altro bambino che sarà amato dai suoi stessi genitori. La paura che il nuovo venuto riceva più amore può essere molto forte. Cercate di concepire questo sentimento come un’espressione della sua insicurezza. Vostro figlio deve confrontarsi con la situazione e trovare il suo nuovo posto all’interno della famiglia. Anche quando appare difficile, cercate di non mettere a tacere le reazioni negative di vostro figlio o di vostra figlia.

I genitori devono convincersi che "la gelosia una fase normale e che va rispettata - dice la psicologa -. Tollerate anche l'eventuale regressione. Se poi il bambino prova a far del male al nuovo arrivato non spaventatevi e non fatelo sentire in colpa".

(http://www.nostrofiglio.it/gravidanza/settimane-14-28/fratellino-o-sorellina)

Detto questo, anche un bel racconto illustrato può venire incontro ai genitori quando il bambino porrà delle domande. Con questa tenera e divertente storia Sophie Bkackall svela ai più piccoli in modo intelligente e appropriato alla loro età il mistero della vita che si rinnova.


A presto 

fRa'


Età di lettura: dai 3 anni
Titolo: L'albero dei bambini
Autore: Sophie Blackall
Editore: Gallucci
Prezzo: 15,00 €
 












lunedì 6 luglio 2015

Carte in Tavola_"Il gatto con gli stivali"

Buon pomeriggio e ben ritrovati!
Scusate la mia latitanza, ma l'università in questo periodo ha assorbito parecchio del mio tempo...
Oggi voglio proporvi una storia che fa parte di una ricca collana di libri a caselle.
Questo pomeriggio il mio bimbo, di ritorno dalla piscina, era un po' annoiato così gli ho proposto di leggere insieme "Il gatto con gli stivali" nella versione raccontata da Nicoletta Codignola e illustrata da Sophie Fatus.
Il formato è davvero particolare perché invece che essere rilegato ogni pagina è formata a casella, dove da una parte troviamo la storia scritta e dall'altra l'illustrazione. 
Il contenitore delle caselle illustra come disporre le carte in modo che la narrazione possa avere un riscontro anche nelle illustrazioni formando, casella dopo casella, un pannello unico.
Questo tipo di narrazione rende divertente e giocosa la lettura è si presta ad essere letta anche a bambini di età differenti.
Ci sono diverse modalità di lettura, quella che io preferisco è quella frontale: ovvero il lettore mostra l'illustrazione tenendosi così visibile la facciata scritta.
Il bambino con il procedere della storia vede la formazione del pannello illustrato crescere fino a diventare un bellissimo quadro. 
Leggere/ascoltare una storia suddivisa in caselle, aiuta il bambino a rimanere concentrato e a sviluppare la "sequenza temporale" ovvero la competenza di narrare seguendo una linea temporale di eventi.
Dopo aver ascoltato la storia, il bambino può cimentarsi nella ricomposizione del pannello seguendo la numerazione delle caselle oppure seguendo le singole immagini e quindi gli avvenimenti appena sentiti.
Quest'attività permette al bambino di sviluppare l'autonomia nel gioco e la capacità di rielaborare i dati appresi in modo divertente e, attraverso questo rinforzo positivo, in futuro sarà capace di narrare lui stesso la storia seguendo solo le illustrazioni.
La collana "Carte in Tavola" offre una vasta gamma di fiabe classiche, miti e leggende e storie sulla scoperta del mondo. 
Credetemi, il divertimento è assicurato!  

fRa'

Autore: Nicoletta Codignola
Illustratore: Sophie Fatus
Collana: Carte in Tavola
Edizione: Fatatrac
Anno: 2012
Prezzo: 9,90 €
Età di lettura: dai 2-3 anni






martedì 23 giugno 2015

"Piccolo uovo"



Cari amici e amiche,
è da poco trascorso il Family day e, sapendo quanto questo argomento sia spinoso nell'ambiente dei "grandi", mi piacerebbe mostrarvi un delicatissimo albo di Francesca Pardi vincitore del Premio Andersen 2012 come "miglior libro 0-6 anni". Sto parlando di "Piccolo uovo".
 La storia segue appunto un piccolo uovo che prima di schiudersi vuole farsi un'idea di cosa sia una famiglia.
La sua esplorazione comincia con una famiglia classica, con una mamma, un papà e tre coniglietti.
Procede osservando che una famiglia può essere composta anche solo da due elementi, come nel caso di mamma ippopotamo e il suo cucciolo.
Scopre poi che si può essere una famiglia anche se non si ha lo stesso colore.
E anche se è composta da due papà...
Insomma, piccolo uovo scopre che ci sono tanti tipi di famiglia senza che nessuna sia migliore o peggiore ed è curiosissimo di scoprire come sarà la sua.

Il tema della famiglia negli ultimi anni ha generato diversi dissapori. 
Non è questo il tempo è il luogo per discuterne approfonditamente, tengo solo particolarmente a presentare questo libro perché penso che la conoscenza sia il primo passo verso la tolleranza e il confronto. Offrire ai bambini la possibilità di capire che esistono diverse realtà permetterà loro di essere più aperti verso l'Altro e il "diverso" così da poter essere un cittadino del mondo.

Afferma la psicologa Laura Fruggeri:
"...la complessitá e l'articolazione delle nuove famiglie non possono essere contenute nel ristretto repertorio delle storie componibili sul canovaccio della famiglia nucleare. Le storie a forma triadica e trigenerazionale, costituite intorno alia famiglia nucleare, sonó infatti insufficienti a descrivere processi in cui la linea trigenerazionale si ramifica in piú di due direzioni e in cui i personaggi di una tríade sonó sempre contemporáneamente implicati in un'altra" (Fruggeri 2001, pg. 19). 

Di seguito vi lascio un link che tratta l'argomento delle famiglie moderne:
http://www.fuci.net/phocadownload/famiglia%20annamaria%20campanini.pdf

Età di lettura: dai 4 anni
Autrice: Francesca Pardi
Editore: lo Stampatello
Prezzo: 11,90 €

Ringrazio per la segnalazione del libro la mia amica Tiziana.
A presto
fRa'







giovedì 18 giugno 2015

"Il pasticcere Giuseppe e la ricetta segreta"


Ben ritrovati!
Oggi abbiamo una valletta d'eccezione: è la piccola Isabel ed è proprio lei che, insieme alla sua mamma Sara, mi ha fatto conoscere il bellissimo albo illustrato che vado a presentarvi.
"Il pasticcere Giuseppe e la ricetta segreta" è scritto da Beatrice Cinci e Francesca Cavallari e aiuta l'U.O.C. di Terapia intensiva e Patologia Neonatale di Padova.

La storia è davvero divertente e le illustrazioni sono molto colorate e spassose.
La Strega Merendona prepara dolcetti colorati e zuccherosi per far diventare i bambini cicciottelli. Perché? Perché se li vuole pappare naturalmente! 
I bambini, ignari delle intenzioni della strega, mangiano felici i dolcetti ritrovandosi rotondi e pieni di bolle verdi. 
Solo il pasticcere Giuseppe può aiutarli!
Purtroppo è imprigionato nella prigione della strega! Ma ha un piano e chiede aiuto ai bambini.
Questi si recano dalla Strega Merendona e le chiedono di avere ancora dei dolcetti.
La strega, ignara del complotto, siede con i bambini a fare merenda.
"Mangia, mangia!" la incitano i bambini, mentre loro gettano a terra i dolcetti per non essere stregati.
Merendona mangia talmente tanti pasticcini diventando così rotonda da sembrare una palla.
Il piano di Giuseppe ha funzionato: da quanto è rotonda la pancia della strega fa scoppiare la cintura dove teneva le chiavi della prigione e i bambini possono correre e liberarlo.
Giuseppe può tornare a sfornare deliziosi pasticcini che rendono felice tutti, anche la Strega Merendona!

Questo albo è davvero interessante perché oltre a divertire i bambini, contiene un messaggio subliminare molto importante: la buona alimentazione.
Se i dolcetti di Merendono sono colorati ed invitanti, in realtà contengono ingredienti schifosi come bava di lumaca e ali di pipistrello. Un chiaro riferimento alle merendine confezionate che si trovano in commercio oggi...
I dolci di Giuseppe invece contengono ingredienti buoni e sani, lasciando intendere che anche i dolci meno appariscenti possono essere deliziosi.

All'ultima pagina troviamo anche la ricetta dei biscotti di Giuseppe il pasticcere.

Il mio consiglio è quello di leggere con i vostri bimbi questo bellissimo albo e poi invitarli a preparare con voi dei dolcetti così da rendere ancora più speciale una bella, buona e sana merenda!

A presto 
fRa'

Età di lettura: dai 3 anni
Titolo: il pasticcere Giuseppe e la ricetta segreta
Autore: Beatrice Cinci e Francesca Cavallari
Editore: Camelozampa (2015)
Prezzo: 12,00 €
 


sabato 6 giugno 2015

"Favole al telefono"

Buonasera a tutti!
Oggi vi voglio parlare di un capolavoro di Gianni Rodari: "Favole al telefono".

                                  
Favole al telefono (Einaudi1962) sono favole raccolte nate "dallo scontro occasionale di due parole, da errori di ortografia, da giochi di parole..." (p. VI). Il protagonista è il ragionier Bianchi, di Varese, rappresentante farmaceutico in giro per l'Italia condannato ad un settimanale pendolarismo, interrotto soltanto la domenica. Ogni sera, alle nove in punto, raccontava una favola al telefono alla figlioletta che non riusciva a dormire. Le storie toccavano tanto il cuore, che le centraliniste interrompevano il loro lavoro per ascoltarle.
   
L'edizione originale, illustrata da nientepopodimeno che da Bruno Munari, nasce per un pubblico di età tra i 5 e gli 8 anni ma la Emme Edizioni, dal 2014 ha pubblicato delle versioni di favole singole con illustrazioni e testo rivisitato per bambini dai 3 anni.

Ed è proprio questa versione che vado a presentarvi.
Nella biblioteca della città sono riuscita a trovare solo questi tre albi, "Il palazzo di Gelato", "Il topo che mangiava i gatti" e "Le scimmie in viaggio", ma la collana prevede anche "L'Apollonia della marmellata".
Gli illustratori sono differenti da una storia all'altra, infatti troviamo Anna Curti, Anna Laura Cantone e Francesco Zito. 
   



    In "il palazzo di gelato" troviamo che a Bologna ci si lamenta di quanto gelato mangino i bimbi e di quanto costino i gelati, e per porre fine alla cosa si decide di costruire un palazzo fatto tutto di gelato, proprio sulla Piazza Maggiore
« Il tetto era di panna montata, il fumo dei comignoli di zucchero filato, i comignoli di frutta candita. Tutto il resto era di gelato: le porte di gelato, i muri di gelato, i mobili di gelato »
(pagina 7)
Tutti i bambini mangiano gelato a più non posso, ma l'iper-alimentazione di gelato non ha alcun effetto dannoso sulla loro salute perché, per ordine dei dottori, nessuno può avere mal di pancia.
        
Ne "Il topo che mangiava i gatti" troviamo invece un topo presuntuosino che pensa di sapere tutto solo perché legge molto, ma i suoi parenti gli fanno notare che molto si impara anche uscendo dalla biblioteca e vivendo una vera vita non solo quella immaginata nei libri.



La storia de "Le scimmie in viaggio", invece, ci fa percepire la tristezza di vivere in una gabbia. Le tre scimmiette decidono di partire per un lungo viaggio intorno al mondo ma man mano che le pagine scorrono ci accorgiamo che poverette quello che vedono è sempre e solo ciò che si vede dalla loro gabbia: "[...] non facevano che girare in tondo come i cavalli di una giostra"


Sono storie semplici ma molto profonde, ideali per una lettura della buonanotte in quanto hanno una durata di 5-10 minuti.
Le consiglio vivamente: Gianni Rodari è una maestro della letteratura per l'infanzia e questa edizione permette già ai più piccoli di assaporare un po' della magia del grande autore.

Alla prossima, buon week-end!
fRa'


Età di Lettura: dai 3 anni
Edizioni: Emme Edizioni
Anno: 2014
Prezzo: 4,90 €