lunedì 16 marzo 2020

La Storia a Casa Tua! 1°giorno



Nuova settimana e nuova disciplina!
Sì perché se la settimana scorsa siamo stati più "scientifici", questa invece la affronteremo da STORICI. 
Nello specifico, saranno i personaggi della storia a venirci a trovare e a raccontarci qualcosa su di loro e sui tempi in cui hanno vissuto.
Oggi hanno partecipato alla diretta Giulio Cesare e Anna Bolena.
Andiamo a conoscerli!


Caio Giulio Cesare si presenta dando degli indizi per far capire chi è, eccoli:

"Ave!
Indovinate chi sono!
Da giovane ho studiato molto per parlare bene alla gente, conoscere le leggi e combattere.
Sono stato un famoso generale e console romano.
Note sono le mie battaglie contro Galli come Asterix e Obelix e tutto il mondo sa quanto ho amato la regina d’Egitto Cleopatra!"

Eh già, tutti sanno della sua storia d'amore con Cleopatra e questo amore era talmente famoso che è stato rappresentato in molti modi:

Dipinti

Film


Fumetti e Cartoni Animati
Giulio Cesare ha poi voluto condividere 5 curiosità su di lui:
1.    Perdevo spesso conoscenza anche durante le battaglie. Di recente analisti e medici hanno avanzato l'ipotesi che si trattasse di leggeri ictus dovuti a problemi circolatori (ischemie?) che potrebbero aver provocato micro lesioni al cervello, cosa questa che spiegherebbe anche i comportamenti non troppo equilibrati che andavo assumendo negli ultimi tempi di vita.
2.     Progettai di deviare il corso del Tevere perché troppo spesso il Campo di Marte subiva inondazioni e questo mi disturbava!.
3.     Detestavo i peli superflui e quindi mi depilavo. Lo storico Svetonio racconta che oltre a radermi e tagliarmi i capelli con regolarità, ero solito farmi depilare e una tale abitudine per lo storico era una manifestazione del mio carattere vanitoso. 
4.     Mi difesi con uno stilus quando i congiurati mi assassinarono. Come tutti i romani istruiti portavo sempre con me una tabula cerata ed uno stilus per poter prendere appunti durante le riunioni.
5.     Non dissi “Tu quoque Brute fili mihi!”. Sempre Svetonio scrive che emisi solo un gemito alla prima coltellata e non dissi nessuna parola. La famosa frase sembra sia stata inventata come pubblicità per la missione di vendetta che Marco Antonio e Ottaviano progettarono in seguito.

Anna Bolena è poi intervenuta raccontando la sua storia.


"C’era una volta una lady di nome Anna Bolena. Aveva due fratelli Maria e Giorgio.
Da piccola passava le sue giornate nel castello della sua famiglia a Hever vicino a Londra, fino a quando il suo papà decise di mandarla in Francia per servire la regina.
Anna era molto intelligente, infatti rispetto alle sue amiche lei sapeva leggere bene, scrivere e fare i conti; oltre ad essere bravissima a suonare il liuto e a danzare.
Quando tornò in Inghilterra re Enrico VIII la notò fra tutte le dame proprio perché era una ballerina provetta e così, dopo molti anni di fidanzamento e non poche tribolazioni il re e Anna si sposarono di nascosto nella cappella del palazzo di Whitehall.
Poco dopo i due sovrani ebbero la loro prima figlia: la principessa Elisabetta.
Ma il re aveva bisogno di un erede maschio per poter stare tranquillo e assicurare alla sua casata, quella dei Tudor, un lungo e sicuro regno e la povera regina Anna Bolena non riusciva a darglielo e così il re iniziò a guardare altre donne e finì per innamorarsi della giovane e gentile Jane Seymour.
Anna era furibonda per i tradimenti del re e così cominciò a fare la pazza con scenate davanti a tutta la corte.
Il re infastidito da queste brutte figure decise che doveva liberarsi della moglie e sapendo quanto Anna fosse testarda ed intelligente capì subito che non poteva chiederle il divorzio. Si fece quindi consigliare dai suoi amici che non amavano particolarmente la regina e arrivarono alla conclusione che il metodo più veloce era quello di accusarla di tradimento e stregoneria per condannarla a morte.
Anna Bolena provò a difendersi, ma il re era troppo potente per poterlo smentire e così, portata nella torre di Londra, si rassegnò e si preparò un bellissimo discorso da fare al popolo prima di morire.
Il 19 maggio 1536, all’alba, la regina Anna muore con al collo la collana di perle con la B dorata dei Bolena chiedendo a tutti di pregare per lei e augurando al re un glorioso futuro.
Sua figlia Elisabetta diventerà più di vent’anni dopo la regina Elisabetta I famosa per l’età d’oro che ebbe l’Inghilterra durante il suo regno ed è ancora oggi tra i sovrani inglesi più amati."



Finito il racconto è passata anche lei a svelare 5 sue curiosità:
1.    Avevo i “SEGNI del DIAVOLO”: in realtà erano un vistoso neo sul collo e un presunto sesto dito alla mano sinistra che all’epoca venivano attribuiti proprio alle streghe
2.    Ripetevo sempre “Ainsi sera, groigne qui groigne. (“Così sarà, si lamenti chi vuole”): questo fa capire che non mi importava nulla di ciò che la gente pensava di me. Ma ho fatto male, farmi degli amici a corte forse mi avrebbe aiutato a non perdere la testa
3.    Mio padre mi fece avere un’ottima educazione. Ai miei tempi le donne dovevano solo saper ricamare, danzare e leggere giusto un pochino; ma io ebbi lo stesso precettore di mio fratello George e così imparai a far di calcolo, a scrivere, la filosofia, la geografia e molte lingue. Sapevo così bene il francese che mio padre mi mandò alla corte di Francia dove sviluppai anche interessi per l'arte, i manoscritti miniati, la letteratura, la musica, la poesia e la filosofia religiosa, oltre ad acquisire conoscenze sulla cultura francese, sulla danza, sul galateo e sull'amor cortese. La qualità della mia educazione fu dimostrata al mio rientro in patria, quando fui di ispirazione per nuovi pensieri e mode fra le dame della corte inglese, ma soprattutto catturai l’attenzione del re.
4.    DAMNATIO MEMORIAE. Molti miei dipinti furono distrutti dopo la mia esecuzione nel 1536, per volere del re Enrico VIII. Ma quando salì al trono la grande Elisabetta, mia figlia, i miei ritratti tornarono di moda e uno in particolare è arrivato fino ai vostri giorni ed è conservato alla National Portrait Gallery di Londra

5.    Fui la prima regina ad essere imprigionata nella Torre per tradimento e in mio onore il cancello dell'entrata secondaria che arrivava direttamente dal fiume Tamigi, utilizzata per farmi arrivare di nascosto, viene ancora oggi chiamata “cancello dei traditori”


Anna Bolena ha poi voluto raccontarci una leggenda sui corvi della Torre di Londra   in cui è custodito il tesoro reale. Questo è “protetto” da un piccolo stormo di corvi imperiali, regolarmente arruolati nelle Forze Armate di terra del Regno Unito. Questi “soldati” alati ricevono un trattamento privilegiato: sono accuditi da servitori in livrea, nutriti con carne di prima scelta acquistata nel vicino Smithfield Market, e la loro salute viene costantemente monitorata. Tuttavia, anche loro hanno degli obblighi: non possono lasciare la Torre.
Una leggenda, di cui non si conosce l’origine, lega il destino della Corona Britannica a quello dei corvi. Pare che “se i corvi della Torre di Londra moriranno o voleranno via, la Corona cadrà e con essa la Gran Bretagna”. I corvi selvatici vivevano nella Torre già molto tempo prima che questa superstizione prendesse piede, la tradizione  infatti vuole che questi animali  siano stati attratti nello storico castello medievale dall’odore dei cadaveri giustiziati al suo interno.
Anna e Cesare ci hanno dovuto lasciare ma non senza prima averci ricordato che la diretta sarebbe stata salvata e caricata sul canale YouTube (qui trovate il link diretto)

A domani piccoli e grandi compagni di avventure, chissà chi verrà a trovarci...  A voi chi piacerebbe?
Vi lascio con questa domanda e condividendo le bellissime foto che mi mandate: siete fantastici!!!


fRa'

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